Apertura lavori
Modera Ilaria Garaffoni - Giornalista, responsabile di redazione di Secsolution Magazine
Due fattori stanno incidendo in misura determinante sul comparto della sicurezza: il progressivo e continuo sviluppo delle tecnologie, nel segno dell'integrazione, e la concomitante crescita della necessità di proteggere i beni (materiali e immateriali) e le persone. Ne consegue un profondo cambiamento che non impatterà soltanto sulle architetture di sistema, ma interesserà anche i modelli di business, così come gli aspetti procedurali e normativo/legali.
In questo scenario, la parola d'ordine è "convergenza"! In primo luogo quella tra sicurezza fisica e sicurezza logica. Tale aspetto sta registrando una progressione esponenziale, grazie alla "digitalizzazione" che consente ad ogni dispositivo e sistema di essere collegato; da qui la crescita di soluzioni software che consentono l'interoperabilità dei sistemi.
Il progresso tecnologico è inoltre divenuto il driver per l'ulteriore convergenza tra settori appartenenti allo stesso mondo o limitrofi, quali security, safety ed automazione. Non siamo più di fronte a una convergenza solo concettuale e/o di competenza specifica, ma a una convergenza "sistemica", ed è questa la vera svolta e, se vogliamo, la sfida.
Tutti gli apparati e i singoli sottosistemi sono, costantemente e in tempo reale, connessi tra loro e in alcuni casi, a loro volta, connessi con gli utenti, come parte di un unico grande "organismo" che può essere "attaccato" non soltanto nelle sue "infrastrutture critiche", come in passato, ma violando qualsiasi suo componente, anche apparentemente residuale che faccia poi da "bridge" per entrare nel cuore dell'obiettivo principale. La sicurezza dunque non può più essere percepita per settori e con un approccio azione-reazione, ma come un unico "ambiente" che consenta la supervisione del tutto, nell'ottica di quello che oggi viene chiamato Early Warning.
È necessario quindi conoscere e comprendere le criticità generate dalla convergenza tecnologica, utilizzarne tutti i vantaggi, minimizzando i rischi attraverso l'adozione di misure tecnologiche, architetturali e procedurali, coerenti e proporzionate al contesto e al bene da proteggere, sia esso materiale, immateriale o umano. La Sicurezza Fisica è anche Sicurezza Cyber.
Il comparto Fire & Security in Italia si sta evolvendo velocemente. In un contesto di crescita generale abbastanza sostenuta, la digitalizzazione, l'importanza del dato inteso come servizio e plus valore nei confronti del cliente, la logica dell'integrazione e della convergenza ridisegnano schemi e modus operandi che devono essere al passo con i cambiamenti.
Nel contempo, il comparto ha bisogno - senza se e senza ma - non solo di ridefinire i ruoli degli attori della filiera e di integrarne di nuovi, ma anche di dare una precisa connotazione alle specificità di ogni operatore, che gioca un ruolo fondamentale quando si tratta di rispondere a un problema di sicurezza in modo competitivo, integrato ed efficace.
Questi sono i tre must nel breve periodo:
Videosorveglianza Urbana Integrata
Il corso è riservato agli amministratori comunali, responsabili e ufficiali della polizia locale, forze dell'ordine, operatori a vari livelli degli enti locali, ma anche a progettisti che vogliano disporre degli strumenti e delle conoscenze necessarie per valutare correttamente l'applicazione del pacchetto sicurezza 2017 e delle linee guida del 2018.
L'evoluzione tecnologica dell'ultimo decennio, specie nell'ambito della videosorveglianza, ha fornito dispositivi sempre più evoluti ed efficaci nel controllo delle città, quali i sistemi di lettura targhe, le telecamere mobili e indossabili, i droni, e così via. Ciò ha reso necessarie risposte normative importanti, che tuttavia non sempre vanno di pari passo con lo sviluppo delle tecnologie. Da un lato, il Decreto Legge 11/2009 ha aperto le porte dei comuni agli impianti di videosorveglianza per finalità di sicurezza urbana; dall'altro, la necessità di integrare i principi della protezione dei dati personali nell'ambito di operatività della Polizia Locale ha creato ampie zone d'ombra, su cui è invece necessario fare chiarezza.
Nell'ambito di un moderno sistema di sicurezza, il ruolo da protagonista rivestito dalle amministrazioni comunali, e rimarcato anche nei decreti sicurezza 2017 e 2018, non può prescindere dall'integrazione con le funzioni dello Stato e con la tutela della privacy, normata dal GDPR e dalla Direttiva UE 2016/680, recentemente introdotti nel nostro ordinamento. Proprio per questo motivo, nella progettazione e realizzazione di sistemi di videosorveglianza urbana integrata è quanto mai necessario prevedere tutte le esigenze, formali e sostanziali, in modo da coniugare le peculiarità operative ed investigative con gli aspetti correlati al trattamento dei dati personali.
Nel concetto di sicurezza integrata che si è affermato nell'ultimo anno risulta fondamentale il ruolo dell'ingegnere dell'informazione, che si occupa della progettazione, realizzazione e gestione dei sistemi di trattamento e trasporto delle informazioni. L'ingegneria dell'informazione è caratterizzata da un forte aspetto multidisciplinare che include competenze diverse a vari livelli, sia hardware che software.
L'ingegnere dell'informazione ha un ruolo chiave nella progettazione, grazie anche alla nuova UNI/PdR 48:2018 che si rivolge agli operatori del settore - pubblica amministrazione, forze dell'ordine, "security manager", "product manager", ingegneri, progettisti e urbanisti, giuristi, avvocati e consulenti, installatori e cittadini - quando si trovano a confrontarsi con problematiche di 'Sicurezza Urbana' in aree e luoghi pubblici e privati.
Il documento, in vigore dal 29 ottobre scorso, è una linea guida che si propone di contribuire alla definizione e all'adozione di un linguaggio comune da parte di tutti i soggetti che operano a vario titolo nel settore della sicurezza urbana, fornire una panoramica delle prescrizioni nazionali, europee ed internazionali relative alla sicurezza urbana e proporre modelli applicativi di riferimento per pianificare, progettare, realizzare e gestire soluzioni di sicurezza urbana.
Qualsiasi progetto di videosorveglianza urbana deve essere sottoposto ad una valutazione strategica preventiva, anche in materia di privacy. Da qui la necessità di valutare il diverso impatto che le finalità di sicurezza urbana e sicurezza pubblica generano in tema di privacy.
Necessaria sia la Valutazione della disciplina europea introdotta dal Regolamento Ue 2016/679, alla luce del D.lgs n. 51/2018 che ha recepito la Direttiva n. 680/2016, sia la strutturazione del "Progetto videosorveglianza", in ossequio ai principi in tema di protezione dei dati personali e nel rispetto della disciplina vigente. Tema caldo e oggetto di molte criticità: i tempi di conservazione immagini e lettura targhe.
Si traccerà una rapida panoramica dei punti più rilevanti, per fornire ai partecipanti un primo e utile vademecum degli aspetti da mettere in evidenza.
Negli ultimi anni, in Italia, la videosorveglianza ha registrato una fortissima espansione e, grazie allo sviluppo delle tecnologie, oggi possiamo estrarre dalle immagini video informazioni importantissime, che ci permettono di analizzare l'evento in tutte le sue dinamiche. Proprio in virtù di questo sviluppo, sempre più spesso i sistemi di videosorveglianza sono utilizzati come strumento di vigilanza dei centri urbani, anche al fine di contenere i fenomeni criminali sia attraverso la repressione, nel caso che una rapina avvenga in una zona ove siano presenti telecamere che renderanno più facile individuare i responsabili, sia attraverso la prevenzione, in quanto la presenza di telecamere funziona come forte deterrente.
La presentazione della soluzione adottata in un Comune italiano, preso come esempio tra i molti interventi realizzati, permette di fare luce attraverso un reale case history sulle molteplici esigenze alle quali la tecnologia permette di dare concrete risposte e sui benefici che ne traggono le comunità e i territori interessati.
Evento favorito da
Le aziende devono intercettare tutti i segnali e utilizzare tutti canali che ne possano favorire e migliorare la crescita, in una sfida competitiva sempre più interessante.
Le Camere di Commercio devono informare le piccole imprese in merito ai numerosi servizi digitali messi a disposizione gratuitamente. Una qualunque impresa, mediante lo Spid, o la Cns può entrare nel portale impresa.italia.it per accedere al proprio cassetto digitale, all'interno del quale trova: visure, atti e bilanci propri, le autorizzazioni in corso e quelle già rilasciate, le proprie fatture attive e passive, con la conservazione a norma, lo stato di pagamento del diritto annuale, con il calcolo automatico e la possibilità di pagarlo on line; nella sezione start up innovative trova un luogo virtuale dove trovare contatti e collaborazioni con la nuova generazione di imprese. Il cassetto digitale facilita anche la partecipazione alle gare di appalto; inoltre, sono in corso sperimentazioni, già operative in altre province, per popolare i fascicoli elettronici d'impresa di documentazioni importanti per le imprese installatrici.
Gli ingressi automatici sono sempre più diffusi e spaziano dai cancelli ai portoni, dalle porte per garage alle porte automatiche per negozi e centri commerciali. La loro rapida diffusione sta portando ad una crescente attenzione alla sicurezza di utilizzo, con il continuo aggiornamento del panorama normativo e degli obblighi imposti a tutta la filiera. A questo aspetto si aggiunge la richiesta degli utilizzatori di sicurezza nel controllo accessi: la garanzia che l'automazione consenta l'accesso alle proprietà o spazi pubblici secondo regole prestabilite.
Ditec Entrematic propone soluzioni all'avanguardia sviluppate per soddisfare la richiesta di sicurezza; ad esempio, il sistema di criptazione dei telecomandi ZEN, il sistema SVA (Secure Virtual Access) per gestire gli accessi su cancelli e porte automatiche in tutta sicurezza con Smartphone (via Bluetooth), il sistema GOPAV, utile al trasferimento via radio dei segnali dei dispositivi di sicurezza utilizzati nei cancelli automatici per ridurre i rischi di impatto, schiacciamento, cesoiamento, così come previsto dalla norma EN12453. Nel settore delle porte automatiche, Ditec Entrematic può offrire la gamma più completa di automazioni dotate di certificazione alla normativa EN16005 e, in particolare, le migliori soluzioni per Vie di Fuga.
La lotta contro gli incendi in ambito industriale riveste un ruolo importante per prevenire ed evitare danni a persone e beni. Il dato di partenza da considerare è il massiccio utilizzo di quadri elettrici all'interno di attività industriali, che garantisce la fornitura e la distribuzione di energia necessaria allo sviluppo dei processi produttivi di ogni sito, industriale e non. Il 67% degli incendi di origine elettrica riguarda siti produttivi, con conseguente interruzione dell'attività. (ARIA/ARPI)
La rivelazione precoce e il conseguente spegnimento del principio d'incendio all'interno dei quadri elettrici rappresentano dunque una soluzione efficace e funzionale a tale problema. L'intervento si pone l'obiettivo di illustrare quali siano i vantaggi, per le industrie, nell'adozione del sistema presentato.
L'integrazione tra videosorveglianza, antintrusione e antirapina, controllo degli accessi e rivelazione incendi, mentre in passato era a beneficio degli impianti più estesi, oggi è un'esigenza per molte applicazioni, a prescindere dalla dimensione del sistema. La soluzione di sicurezza integrata più comune è caratterizzata dalla presenza di un programma, chiamato software d'integrazione, che da un lato comunica con gli apparati in campo over IP e dall'altro organizza e gestisce tutte le informazioni in modo da eseguire azioni automatiche e semplificare la gestione degli eventi da parte degli operatori. Nel corso della presentazione, verranno proposti molti esempi delle funzioni e della flessibilità di questa soluzione, che è inoltre personalizzabile sulla base delle disponibilità di investimento, per una grande varietà di applicazioni, così da rispondere pienamente anche alle necessità del committente più esigente ed oculato negli investimenti.
Più recentemente si stanno inoltre affermando le cosiddette integrazioni a basso livello, dove gli apparati comunicano tra loro direttamente. Questa evoluzione trova la sua ideale applicazione per sistemi piccoli e medi, non richiede dispositivi esterni o licenze aggiuntive, è quindi una soluzione molto potente e allo stesso tempo anche economicamente molto competitiva. Le funzioni che si possono ottenere sono numerose ed è ampia la flessibilità di utilizzo. Anche questa soluzione può essere adottata sulla base della disponibilità di investimento del committente, che potrà passare successivamente a un'integrazione di livello differente, senza disperdere o intaccare gli investimenti iniziali già sostenuti.
Una delle prerogative dei sistemi di protezione perimetrale è rilevare l'intrusione a una distanza sufficiente per poter attuare contromisure efficaci. Le aree esterne presentano, però, disturbi ambientali tali da inficiare l'affidabilità di quelle soluzioni che soffrono per la variabilità delle condizioni atmosferiche, la presenza di animali e il traffico veicolare.
Nel corso dell'incontro saranno illustrate due tecnologie altamente performanti per la rilevazione delle intrusioni, con localizzazione del punto di attacco ed alta reiezione ai disturbi ambientali: - tecniche riflettometriche per la realizzazione di protezioni perimetrali attive, con sensore distribuito, localizzazione del bersaglio e calibrazione sul supporto; - tecniche a radiofrequenza per la realizzazione di protezioni volumetriche, mediante l'uso di antenne fessurate in grado di rilevare il punto di intrusione, minimizzare gli allarmi ambientali e permettere la calibrazione su diversi tipi di terreno.
Ci si focalizzerà inoltre sui vantaggi di una piattaforma unica di comunicazione fra sistemi eterogenei e di un unico protocollo dati con ampie possibilità di integrazione.
Un sistema di protezione perimetrale efficiente e affidabile è in grado di notificare e localizzare tempestivamente gli allarmi in caso di intrusioni, riducendo al minimo i falsi allarmi e i falsi positivi. Ma quali sono le caratteristiche tecniche che una soluzione completa per il controllo perimetrale deve avere per rispondere concretamente alle esigenze degli utenti finali? Quali sono i requisiti che installatori e system integrator devono rispettare per una corretta installazione?
Dalle telecamere, al VMS e all'analisi video: la soluzione progettata da Spark assicura alte prestazioni, facilità di configurazione e semplicità nell'installazione.
Fino a non molto tempo fa gli impianti antintrusione e rivelazione incendio erano completamente disconnessi dal mondo esterno, poiché privi di accesso Internet. Oggi i sistemi offrono vari forme di accesso remoto grazie a moderne ed usabili interfacce. La vera sfida è innovare attraverso le nuove tecnologie mantenendo un alto profilo di sicurezza. Per questo, i prodotti INIM, fanno uso delle moderne tecniche di crittografia dei dati ed integrano soluzioni all'avanguardia per identificare sabotaggi e oscuramenti radio. Tali accorgimenti rendono affidabili e sicuri i canali di comunicazione sia fra centrale e dispositivi, che fra il sistema e la rete Internet.
I sistemi sono interconnessi, grazie al Cloud, in una grande rete IoT che immagazzina dati e invia notifiche in tempo reale, facilitando utenti ed installatori. L'analisi dei Big Data, raccolti dal Cloud, permetterà di creare modelli di comportamento sempre più aderenti alla realtà, mentre l'AI aprirà nuovi scenari di sviluppo tecnologico e nuove forme di business.
Un incontro "a tu per tu" con l'esperta di privacy, che risponderà ai quesiti posti dalla platea. Un importante momento di confronto che permetterà ai partecipanti di sollevare e di trovare un puntuale riscontro alle questioni più spinose della normativa sulla privacy e, in particolare, del nuovo regolamento europeo sulla protezione dei dati personali (GDPR).
Le domande potranno essere anticipate via mail al seguente indirizzo: ethosethosmediait
La sorveglianza di una attività mediante un impianto di rivelazione ed allarme incendio non si completa con la sola corretta progettazione della rivelazione manuale o automatica di allarme. Risulta essere altrettanto importante progettare la modalità di diffusione dell'allarme incendio con particolare riferimento alle caratteristiche degli occupanti, oltreché alla geometria degli ambienti da allertare.
Il Codice di prevenzione incendi rappresenta, pertanto, lo strumento di progettazione mediante il quale il progettista può "costruire" l'impianto di diffusione dell'allarme incendio sia ricorrendo a soluzioni tradizionali (come per esempio sirene e allarmi visivi) sia ricorrendo a dispositivi innovativi di allerta degli occupanti, tenendo conto anche delle eventuali difficoltà di percezione (occupanti affetti da ipoacusia, non vedenti, ecc.). In particolari configurazioni o attività complesse, il Codice potrebbe indurre il progettista alla implementazione di un sistema di diffusione degli allarmi mediante altoparlanti (sistema EVAC, Emergency Voice Alarm Communication).
Workshop: Videosorveglianza e Privacy - L'installatore e la nuova disciplina privacy
Gli installatori del settore TVCC, con l'arrivo del nuovo Regolamento Europeo (c.d. GDPR) in tema di privacy si devono tutelare nel migliore dei modi dimostrando di aver agito in conformità con la disciplina applicabile. Nell'intervento spiegheremo come poter fare e con che metodi. I professionisti che installano e gestiscono impianti di videosorveglianza devono agire in piena conformità con le disposizioni della disciplina privacy, regolamentata dal GDPR, tenendo traccia del loro operato per essere inattaccabili in caso di contestazioni di varia natura. Conoscenza e consapevolezza saranno le matrici dell'approfondimento oggetto dell'incontro.
In un mercato altamente tecnologico, in continuo movimento, in continua crescita ed evoluzione, è necessario decidere se subire il cambiamento oppure trasformarlo in opportunità. Oggi per essere definiti "installatori professionisti" non basta più essere bravi tecnici e conoscere le ultime novità tecnologiche; sono richieste altre competenze. È necessario gestire anche le installazioni, diventare il primo consulente dei propri clienti ed è inoltre necessario tutelarsi e tutelare gli impianti che si realizzano, di cui va tenuta traccia, soprattutto se impattano su videosorveglianza e privacy.
Formazione e conoscenza sono sicuramente un passaggio obbligato, ma anche sapere come tutelare se stessi e il proprio operato è fondamentale.
Un workshop molto pratico che mette in luce alcuni aspetti - troppo spesso dimenticati - e che ti mostra come, cosa fare e con quali strumenti.
Evento favorito da
Il comparto sicurezza è regolamentato da molteplici normative che configurano svariati obblighi in capo ai soggetti che svolgono la propria attività nel settore (progettisti, installatori/impiantisti...). La conoscenza delle singole normative si rende necessaria per poter adempiere agli obblighi che competono al professionista, onde evitare di incorrere nelle responsabilità previste nel caso di loro violazione.
L'obiettivo dell'incontro è fornire ai partecipanti un quadro esauriente degli obblighi e delle responsabilità derivanti dalle molteplici normative che trovano applicazione nel settore della sicurezza. A tal fine si esamineranno le normative di settore di maggiore interesse (quali il DM 37/2008, in materia di attività di installazione di impianti elettrici all'interno degli edifici, e il Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro), evidenziando gli obblighi sussistenti in capo ai vari soggetti coinvolti ed individuando i profili di responsabilità derivanti dalla loro inosservanza.
L'argomento sarà affrontato con taglio pratico e con esempi concreti tesi a chiarire con più efficacia alcuni dei profili di maggiore rilievo per gli operatori del settore sicurezza.
La progettazione di un impianto di allarme deve essere coerente con il rischio di attacco ai locali protetti, gli aspetti e i fattori da considerare (rif. Norma CEI 79-3), ed è un elemento fondamentale che precede la realizzazione di ogni impianto di sicurezza. Il corso intende fornire ai partecipanti la conoscenza della Norma Tecnica da osservare nella fase di sopralluogo, nella realizzazione e nell'utilizzo dei sistemi antintrusione e antirapina.
In particolare, si farà riferimento a:
Con lo sviluppo di tecnologie sempre più evolute e l'emanazione di norme che regolano il loro utilizzo, la competenza tecnica e di governance nel comparto della sicurezza sono oggi elementi fondamentali per differenziarsi dal mercato e per proporre un servizio completo e di qualità.
L'area commerciale di un'azienda di sicurezza è il ponte che si affaccia sul mercato! Quale commerciale può permettersi di non essere coerente con il prodotto e il servizio che offre e in sintonia con il cliente?
Il cliente oggi è sempre più informato, esigente e... corteggiato ed è anche per questo che avere un buon prodotto o servizio oggi non basta più: è fondamentale saper comunicare e saper trasferire la percezione del valore aggiunto di quel prodotto o servizio. Così come è basilare acquisire la fiducia del cliente: prima il cliente si fiderà, poi si affiderà. Ma il cliente oggi chiede soluzioni, non solo tecnologie! Qui si incardina la responsabilità del commerciale: saper cogliere le esigenze e saper proporre, nel modo più efficace, la soluzione migliore, quella in grado di risolvere davvero il problema di sicurezza del cliente.
Workshop: Videosorveglianza e Privacy - L'installatore e la nuova disciplina privacy
Gli installatori del settore TVCC, con l'arrivo del nuovo Regolamento Europeo (c.d. GDPR) in tema di privacy si devono tutelare nel migliore dei modi dimostrando di aver agito in conformità con la disciplina applicabile. Nell'intervento spiegheremo come poter fare e con che metodi. I professionisti che installano e gestiscono impianti di videosorveglianza devono agire in piena conformità con le disposizioni della disciplina privacy, regolamentata dal GDPR, tenendo traccia del loro operato per essere inattaccabili in caso di contestazioni di varia natura. Conoscenza e consapevolezza saranno le matrici dell'approfondimento oggetto dell'incontro.
In un mercato altamente tecnologico, in continuo movimento, in continua crescita ed evoluzione, è necessario decidere se subire il cambiamento oppure trasformarlo in opportunità. Oggi per essere definiti "installatori professionisti" non basta più essere bravi tecnici e conoscere le ultime novità tecnologiche; sono richieste altre competenze. È necessario gestire anche le installazioni, diventare il primo consulente dei propri clienti ed è inoltre necessario tutelarsi e tutelare gli impianti che si realizzano, di cui va tenuta traccia, soprattutto se impattano su videosorveglianza e privacy.
Formazione e conoscenza sono sicuramente un passaggio obbligato, ma anche sapere come tutelare se stessi e il proprio operato è fondamentale.
Un workshop molto pratico che mette in luce alcuni aspetti - troppo spesso dimenticati - e che ti mostra come, cosa fare e con quali strumenti.
Evento favorito da
Con l'arrivo del nuovo Regolamento europeo sulla privacy, conoscere ora è fondamentale per non perdere occasioni di business e per ridurre problemi, responsabilità e rischi di sanzioni.
Un momento formativo che evidenzia, con taglio pratico, gli elementi salienti delle cose da non fare, contestualizzate in concreti case history.